| Lunedì, 26 Giugno 2006 - 11:05
Venerdì e sabato scorsi nel palasport di Ostia si è celebrata la prima edizione del Campionato Italiano FIDS dedicato alla classe Master. Un successo straordinario in termini numerici e qualitativi che ha visto scendere in pista oltre duecentotrenta coppie di atleti. Un'altra sonora smentita per chi dice che l'Italia è spaccata in due. Divisa, forse, tra una piccolissima minoranza da una parte e la stragrande maggioranza che rappresenta la danza sportiva ufficiale riconosciuta dal CONI dall'altra.
CAMPIONATO ITALIANO MASTER: LA CONFERMA DEFINITIVA.
Occorre partire con una notazione, presa da una dichiarazione del presidente federale Ferruccio Galvagno. Ogni volta che chi lavora contro la FIDS dice una cosa si realizza il contrario. Ad esempio un anno fa all'assemblea generale della WD&DSC si sarebbe dovuto riconoscere ufficialmente la IDU. Non è avvenuto nulla. A dicembre dovevano congelare il CIDS in quanto collaborava con la FIDS, niente di fatto. A gennaio il CIDS sarebbe stato cancellato. Ancora nulla. Con grande prosopopea a Blackpool i paladini della danza libera dicevano che sarebbero stati puniti tutti coloro che collaborano con la FIDS: nulla di fatto. L'ultima, direttamente consegnata al presidente Galvagno dalle alte sfere WD&DSC: "nessuno ballerà al campionato italiano classe Master". Ha ballato il 90% delle coppie.
Ci chiediamo cosa penserà il presidente della WD&DSC dei suoi informatori italiani che non ne azzeccano una manco a pagarli e che, grazie alle loro fantasie, hanno portato il presidente FIDS a presentare l'IPDSC - International Professional DanceSport Council ed ottenere un risultato strabiliante come l'approvazione da parte di cinquanta nazioni e con la conseguente creazione del relatico Campionato del Mondo "Professionisti".
In merito al fatto che "i professionisti siano divenuti amatori", dichiarazione ricorrente da parte di chi vuole negare la realtà va chiarito, solo più per chi non vuole capire, che gli atleti della classe Master ballano regolarmente nel circuito internazionale per "professionisti" esattamente come avviene in altri sport importanti come il Tennis, pur non potendo essere denominati professionisti in base alla vigente legislazione italiana. D'altrone quando "maestri di ballo" si danno al lavoro di fare gli "azzeccagarbugli" la confusione rischia di essere d'obbligo.
In ogni caso, fatta la chiarezza necessaria, penso che più di tutto debba essere dato risalto al ringraziamento da parte del presidente federale Ferruccio Galvagno, a nome di tutto il consiglio federale, a tutti i partecipanti, ufficiali di gara, atleti e chiunque abbia lavorato per fare sì che il primo campionato italiano Master Class di Ostia sia stato un successo epocale che tutto il mondo osserva e si prepara a ripetere in moltissime nazioni IDSF.
Grazie a tutti gli atleti con particolare menzione a Mirko D'Agostino e Arianna D'Amico e Maurizio Ghigiarelli e Manuela Andracchio che, vincendo il titolo italiano, rappresenteranno la nostra nazione, lo sport ufficiale riconosciuto dal CONI, in tutto il mondo.
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Grandissimo successo di partecipazione per la prima edizione del Campionato Italiano della Classe Master FIDS che vede 250 coppie iscritte per un totale di quasi cinquecento chiamate in pista nelle diverse gare. Clicca quì per il Time Table
I MAESTRI CONFERMANO LA LORO VOLONTA' DI RICONOSCIMENTO DAL COMITATO OLIMPICO NAZIONALE ITALIANO
Un successo straordinario quello che si sta profilando per la prima edizione del campionato italiano della Classe Master FIDS. Duecentocinquanta coppie circa di atleti iscritti determinano una due giorni di gara durante la quale saranno cinquecento le chiamate in pista nelle gare delle diverse discipline che assegneranno il titolo di Campione Italiano 2006.
Un successo che conferma che anche tra i maestri l'essere riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano per il tramite della FIDS era una necessità molto sentita.
Con il campionato italiano della Classe Master si chiude, quindi, il capitolo delle polemiche relative alla appropriazione, come qualcuno l'ha definita, di un ambito - quello dei maestri (professionisti nella regolamentazione internazionale) -, che avrebbe dovuto essere lasciato ad associazoni esterne alla federazione. La parola fine l'ha posta la stragrande maggioranza degli atleti che, nella quasi totalità (non parteciperanno, anche su indicazione della FIDS stessa, le coppie che possono incorrere in problemi con la WD&DSC), si è iscritta per conquistare il titolo della classe Master FIDS ed ottenere la possibilità di partecipare ai prossimi campionati del mondo organizzati dalla IPDSC - International Professional Dance Sport Council, che ha ottenuto uno straordinario riconoscimento da cinquanta nazioni in tutto il mondo nella scorsa assemblea annuale dell'International Dance Sport Federation - IDSF.
Un successo per la FIDS, per il consiglio federale e per tutti gli atleti che dimostra in maniera chiara la voglia di voltare pagina rispetto ad un passato in cui organizzazioni senza controllo alcuno, create per lasciare spazi operativi a chi sistematicamente nelle assemblee democratiche subiva sconfitte umilianti, gestiva un settore, quello delle gare dei maestri, di fondamentale importanza per il nostro sport.
Con il campionato italiano classe Master pertanto, la FIDS inizia l'attività di riconoscimento dei titoli sportivi anche dei maestri-tecnici federali che, con la preparazione agonistica di alto livello, migliorano la qualità generale dell'insegnamento e della trasmissione della qualità nella nostra nazione.
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